Le varie
dispute che vedevano protagonisti gli spagnoli
( Aragonesi ) da una parte e i francesi ( Angioini ) dall’altra, si
conclusero con un trattato denominato “ Trattato di Anagni “, con il quale
Giacomo II re di Spagna, cedeva la Sicilia ai francesi in cambio della Sardegna
e della Corsica, e concedendo al fratello Federico, vicerè di Sicilia, la
possibilità di sposare Caterina Courtenay figlia dell’imperatore d’Oriente
Filippo di Cortenay. Il matrimonio non fu approvato dal re di Francia Filippo
IV il Bello e questo dispiacque molto a Federico il quale decise quindi di
allearsi ai Broni siciliani e farsi proclamare Re di Sicilia con il nome di
Federico III di Sicilia riprendendo così
la guerra con gli Angioini.
Il papa
Bonifacio VIII si rivolse al Re di Francia Filippo il Bello che inviò un
esercito al comando del fratello, Carlo di Valois, il quale arrivato a
Sciacca, distrutto dalla malaria,
accettò la pace che gli venne offerta.
La guerra
dei Vespri Siciliani ebbe termine con la Pace di Caltabellotta firmata il 31
agosto 1302, con molta probabilità nel castello del Pizzo. Questo trattato
confermava a Federico III col nome di Re di Trinacria, il potere sulla Sicilia
che gli era stata portata in dote dalla moglie Eleonora , potere che avrebbe
mantenuto fino alla sua morte , dopo la
quale sarebbe passata agli Angiò.
La pace di
Caltabellotta fu di breve durata, circa
12 anni. La guerra tra Aragonesi ed Angioini riprese, ed allora il parlamento
Siciliano, il 2 giugno 1314, non
considerando l’accordo stipulato con la Pace di Caltabellotta, riconosceva il
figlio di Federico, Pietro, come suo
successore al trono di Sicilia.
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